La carne di cavallo è senza dubbio una delle carni più interessanti a livello nutrizionale, essendo povera di grassi e ricca di ferro.
La sua diffusione sulle tavole di tutto il mondo è però profondamente influenzata da motivazioni storico-culturali.
In origine la carne equina era prodotta e mangiata essenzialmente dalle popolazioni cosiddette barbare del Nord Europa.
Per queste popolazioni la carne di cavallo possedeva anche un fondamentale ruolo nelle loro cerimonie pagane.
Il Ruolo del Cristianesimo
Col diffondersi del Cristianesimo, papa Gregorio III, nell’VIII secolo dopo Cristo, dichiarò la pratica dell’ippofagia – nome tecnico con il quale si indica il consumo di carne di cavallo – “abominevole”, imponendo ai missionari cristiani di convertire i barbari proibendo loro il consumo di carne di cavallo.
Le motivazioni di questo divieto sono facilmente comprensibili e strettamente politiche: provare a restringere il campo delle cerimonie pagane, adoperando ogni mezzo possibile.
Oggi si può verificare come presso i discendenti di queste genti barbare, ovvero le popolazioni scandinave, la carne equina è normalmente consumata con buona diffusione.
Il divieto Cristiano, non produsse dunque un significativo effetto nei paesi scandinavi.
Ebbe invece buoni risultati nel frenare la diffusione del consumo di carne di cavallo negli altri paesi, generando quel particolare alone di mistero ed ambiguità che circonda, da sempre, il consumo di carne equina.
Il Cavallo nelle Americhe
I missionari cattolici mandati a convertire le popolazioni indigene del Sud America e ad essere il baluardo del Cristianesimo nei nuovi territori ebbero maggiore successo nel vietare il consumo di carne di cavallo rispetto ad esperienze precedenti: oggi mangiare la carne di cavallo è piuttosto raro in Sud America.
Un importante fattore che facilitò questo compito è che il cavallo fu introdotto in America Latina proprio dagli europei, quindi già “segnato” dal divieto di cibarsene.
La Tradizione Equestre
La carne equina costituisce un tabù, più culturale che religioso in questo caso, anche per quanto riguarda i paesi di lingua anglosassone (Inghilterra e Stati Uniti), compresi quelli che sono stati a dominazione inglese (India, Australia, ecc); infatti, in questi luoghi, il cavallo è sempre stato considerato un animale quasi di culto, considerata l’importanza che viene attribuita all’equitazione.
Musulmani ed Ebrei
Nei paesi a maggioranza musulmana il consumo di carne equina non è né incoraggiato né vietato, bensì solamente sconsigliato.
Il Corano indica infatti come “sconsigliato” cibarsi di carne di cavallo, mulo o asino.
La religione ebraica invece vieta esplicitamente il consumo di carne di cavallo.
I Maggiori Consumatori di Carne di Cavallo
I due paesi principali nei quali il consumo di carne equina non costituisce un particolare problema, sono l’Italia e la Francia, anche se nel nostro paese l’allevamento di equini da carne è poco diffuso.
Il consumo di carne di cavallo in questi paesi, anche se diffuso, è pur sempre limitato rispetto al consumo di altre tipologie di carne ben più legate alla tradizione culinaria.
Da sottolineare è comunque che, anche in paesi dove non è diffuso mangiare carne di cavallo, può accadere che migliaia di esemplari vengano macellati a scopo di esportazione.