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Concorsi Ippici

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In ambito internazionale le gare di salto sono indicate con il nome di “Concorso Ippico”.

La F.E.I. (Federazione Equestre Internazionale) ha fissato la superficie minima e massima del campo di gara, che non può estendersi per meno di 3.200 mq – per i pony si scende fino a 2.400 mq –.

Per le gare indoor la superficie disponibile deve essere invece almeno di 1.200 mq.

Ognuno dei partecipanti deve superare tutti gli ostacoli predisposti e nell’ordine prestabilito.

Durante la competizione il suono della campanella comunica eventuali squalifiche e segnala l’inizio del percorso ad un concorrente: non rispettare le indicazioni fornite comporta inevitabilmente la squalifica.

Le due bandierine poste sugli elementi verticali di sostegno dell’ostacolo – detti pilieri –, di colore rosso e bianco, indicano il senso di superamento dell’ostacolo.

Se al termine della gara due o più concorrenti hanno ottenuto uguale punteggio, per determinare l’unico vincitore si procederà al barrage, uno spareggio eseguito su un campo di dimensioni ridotte e che prevede il superamento di almeno 6 ostacoli.

È ammessa, prima dell’inizio del Concorso ippico, la possibilità per il cavaliere – purché non in abiti informali, ma con indosso già l’abbigliamento da gara – di fare una ricognizione a piedi per preparare al meglio la competizione.

Nel progettare il percorso gli ideatori devono tenere in considerazione le esigenze dei cavalli e dei cavalieri e l’aspettativa di assistere ad uno spettacolo valido da parte del pubblico.

Giudici del Concorso

I giudici possono essere 2 – nel caso i partecipanti siano meno di 50 –, 3 – con 120 concorrenti –, 4 – più di 120 percorsi in un giorno –, 5 – nel caso in cui i percorsi da valutare siano più di 200 nell’arco di una sola giornata –.

In presenza di percorso con riviera è prevista la presenza di un giudice supplementare.

La giuria riceve il saluto da parte di tutti i partecipanti alla gara, che si fermano davanti al palco facendo un inchino.

Abbigliamento da Concorso Ippico

Per quanto riguarda l’abbigliamento, gli appartenenti ad associazioni o club possono indossare la propria uniforme, mentre i militari vestono la propria divisa.

Per tutti gli altri è obbligatoria la giacca – nera, blu o rossa –, con camicia a cravatta bianca.

In particolari casi, i cavalieri possono scegliere il colore della giacca in base alla propria nazionalità – ad esempio, verde per l’Irlanda –.

I calzoni devono essere chiari – bianchi o beige –, il cappello deve essere rigido – nero o blu –.

Gli stivali sono in pelle nera ed è ammesso l’uso del frustino – al massimo di 75 cm – e degli speroni – purché disposti in posizione regolamentare –.

Errori, Penalità, e Squalifica

Se una parte dell’ostacolo viene abbattuta o il cavallo immerge un piede in acqua durante il supermanto della riviera, scattano le penalità.

Anche le cadute implicano penalità, che in alcuni casi diviene squalifica.

L’errore di percorso è ammesso con l’obbligo di ripercorrere il tratto in cui si è verificato.

Se è previsto un tempo massimo, inoltre, chi lo superi è soggetto a penalità.

Secondo le regole stilate dalla F.E.I. la squalifica colpisce anche il cavaliere che incorre in tre rifiuti, verificatisi lungo l’intero percorso, a superare l’ostacolo da parte del proprio cavallo.

La prima disobbedienza o rifiuto comporta 3 punti di penalizzazione, che raddoppiano al secondo rifiuto.

L’abbattimento dell’ostacolo e lo zoccolo in acqua si traducono in 4 punti di penalità, mentre la caduta comporta ben 8 punti di penalizzazione.

Infine il superamento del tempo massimo implica la sottrazione, dal punteggio totale conseguito, di 1/4 di punto per ogni secondo eccedente.

Tipologie di Gara

I concorsi ippici si dividono in differenti categorie.

Quelli a barrage sono strutturati in modo da sottolineare l’abilità sia del cavallo che del cavaliere e prevedono lo spareggio in caso di ex aequo: se la parità persiste, i tempi determinano il vincitore.

I percorsi di caccia, con gli ostacoli che simulano quelli naturali nei quali ci si può imbattere in campagna, esaltano le doti di velocità e cambio di direzione dei cavalli che vi prendono parte.

In questo caso gli errori si trasformano in secondi, secondo precisi parametri imposti dalla F.E.I.

Nelle competizioni di potenza invece i cavalli sono chiamati a superare ostacoli sempre più alti.

I qualificati al turno successivo sono coloro che hanno svolto un percorso netto, con i muri che possono arrivare ad un’altezza di 2,25 mt.

Dopo il terzo barrage la giuria può decidere se stilare la classifica definitiva o procedere con un ulteriore spareggio.

Oltre alle gare svolte sotto l’egida della F.E.I. esistono altre competizioni che prevedono regole particolari.

Una di queste è la cosiddetta gara all’americana, in cui il percorso, non troppo complicato, va ripetuto sino al primo errore – anche in questo caso rifiuto, abbattimento dell’ostacolo o caduta – e comunque fino allo scadere del tempo limite.

Nelle gare libere ogni partecipante, in 60/90 secondi, sceglie di saltare determinati ostacoli, senza un ordine prestabilito, e il punteggio viene assegnato in base alla difficoltà comportata dall’ostacolo, che può essere superato al massimo due volte.

Le gare in combinata infine – molto diffuse nei Paesi britannici, dove hanno rimpiazzato il “Prix Caprilli”, ancora in voga in molti Paesi del resto dell’Europa – si basano su prove diverse quali il percorso ad ostacoli e il dressage.