Creazione delle Razze
Secondo la definizione più comune, per razza bisogna intendere un nucleo di soggetti della stessa specie dotati di caratteristiche simili e proprie che verranno trasmesse alle successive generazioni.
Secondo la definizione più comune, per razza bisogna intendere un nucleo di soggetti della stessa specie dotati di caratteristiche simili e proprie che verranno trasmesse alle successive generazioni.
La storia del rapporto fra l’uomo e il cavallo ha radici antichissime e non è sbagliato affermare che, fra tutti gli animali che i nostri progenitori hanno addomesticato, esso è quello che ha segnato in maniera più decisa il lento ma inesorabile percorso evolutivo della razza umana.
Le radici dell’albero genealogico del cavallo inteso in senso moderno affondano sino a giungere a circa 60 milioni di anni fa.
Sin dagli albori il rapporto fra l’uomo e il cavallo si è fondato principalmente sull’ebbrezza derivante dalla velocità, il che equivale a sostenere che le corse esistono da sempre, come dimostrato dai palii cittadini di origine rinascimentale, per la partecipazione ai quali non erano previsti allenamenti specifici, in quanto si trattava piuttosto di occasioni mondane, in cui principi e potenti tendevano ad affermare la propria leadership politica.
L’equitazione delle origini era destinata esclusivamente alle operazioni militari e al divertimento dei più ricchi.
Utilizzato come strumento di guerra per tutto il Medioevo, il cavallo, estremamente pesante, freddo e per nulla agile, va incontro ad una rapida mutazione con l’invenzione della polvere da sparo e delle armi da fuoco.
Oltre al cow-boy, nel mondo esistono altre figure tradizionali di mandriani.
A seconda delle diverse caratteristiche dell’ambiente e delle specifiche attività svolte si sono sviluppati diversi stili di monta, che implicano diversi modi di stare a cavallo e rapportarsi con esso.
La monta western, detta anche monta americana, rappresenta, nell’immaginario collettivo, la tipologia di monta del cavallo più conosciuta al mondo, e questo grazie soprattutto all’apporto della sterminata serie di pellicole ambientate nel selvaggio west.
La passeggiata in aperta campagna, fuori dagli spazi ristretti del maneggio, costituisce una piacevole escursione sia per il cavaliere che per il cavallo, ad eccezione degli esemplari più nervosi, poco amanti delle novità.
L’errata convinzione che il Polo sia una disciplina sportiva tipicamente britannica va eliminata.
Effettivamente la componente inglese è risultata decisiva nella diffusione a livello mondiale di tale sport, ma non si può prescindere dai dati storici che riportano come prima partita di Polo documentata della storia quella svoltasi circa 2600 anni fa fra turcomanni e persiani.