Vai al contenuto

Apprendimento

  • di

Quella equina, a livello scientifico, non è considerata una delle specie più intelligenti tra la popolazione animale.

Tuttavia gli appassionati di cavalli sono pronti a giurare che si tratti degli animali più intelligenti al mondo.

Senza entrare nella diatriba su quanto il cavallo sia intelligente, una cosa è certa: il cavallo è dotato di buone capacità di apprendimento.

Apprendimento non vuol dire certo intelligenza, in quanto quest’ultima prevede ulteriori processi di rielaborazione, ma ne è comunque una componente importante.

L’apprendimento nel cavallo avviene in diverse forme, ognuna caratterizzata da ben precisi meccanismi che è bene conoscere.

Apprendimento Sociale

Il cavallo è un animale da branco, nato per vivere insieme ai suoi simili.

E’ per questo motivo che il cavallo è dotato di buona capacità di apprendimento osservando le azioni dei suoi simili.

Nella vita in branco imparare dall’osservazione degli altri è una dote fondamentale, che è stata pertanto premiata a livello evolutivo.

L’Abituazione

L’abituazione è un processo adattativo che, a causa della continuità e frequenza degli stimoli, porta alla rimozione della relativa risposta istintiva nell’animale.

Ad esempio un cavallo non domato che viene costretto nei finimenti tenderà a ribellarsi ad essi, ma non riuscendovi cesserà ben presto di reagire per liberarsene.

Tale meccanismo d’apprendimento è fondamentale in diversi frangenti, come per far imparare al cavallo a non avere paura dei rumori del traffico.

La sua reazione naturale sarebbe la fuga, ma attraverso la progressiva esposizione allo stimolo, si riesce ad eliminare la reazione istintiva.

Condizionamento Classico

Il condizionamento classico, chiamato anche condizionamento rispondente, è quel meccanismo basato sull’associazione di uno stimolo incondizionato (naturale) ad uno condizionato (artificiale), in modo che anche il solo stimolo condizionato riesca ad indurre la stessa reazione che si avrebbe in presenza dello stimolo incondizionato.

Per capirci è sufficiente un esempio: il cavallo alla presentazione del cibo reagisce fisiologicamente con un aumento della salivazione.

Se siamo soliti portare il cibo al nostro cavallo con dei secchi il cavallo ben presto assocerà il nostro arrivo con dei secchi all’ora del pasto.

In seguito a questa associazione accadrà che se il cavallo dovesse vederci arrivare con dei secchi avrà un aumento della salivazione anche se poi i secchi dovessero rivelarsi vuoti.

E’ quindi successo che il cavallo ha associato uno stimolo naturale (cibo) con uno stimolo artificiale (l’arrivo con i secchi), e la reazione al solo stimolo artificiale è la medesima che abbiamo in presenza dello stimolo naturale.

Condizionamento Operante

Il condizionamento operante si ha quando la risposta del cavallo ad uno stimolo è rinforzata dall’addestratore.

Il classico esempio è dare una piccola quantità di cibo appetitoso al cavallo al compimento del comportamento richiesto.

Il cavallo impara presto ad associare la sua risposta al premio, quindi eseguirà ben volentieri quanto richiesto dall’addestratore.

Una volta che l’associazione tra richiesta-azione-premio è consolidata il cavallo tenderà ad eseguire quanto richiesto anche senza il premio.

Periodicamente è consigliabile comunque corrispondere il premio o nel lungo periodo si rischia di vedere estinguersi il comportamento per il venir meno dell’associazione richiesta-azione-premio.